"[…] Le tue opere hanno retto, per via di una loro densità, la possibilità d’essere riutilizzate dall’occhio più di una volta: d’essere viste e riviste.
Questa è la prima caratteristica di un'opera d’arte che può durare e come tale può valere, non nel senso soltanto economico, ma come riferimento per la nostra psiche. […] La cultura occidentale ha sempre attribuito valore economico all’opera d’arte, per vari motivi, alcuni puramente di natura competitiva, per possederla, ma in realtà l’ha sempre fatto perché attribuiva a un sacrificio economico un sacrificio partecipativo. […]"
P.Daverio, intervento alla mostra Bruno Pinto. Dopo il Silenzio, a cura di Peter Weiermaier, con contributi di, Massimo Cacciari, Valerio Dehò, Galleria d'Arte Moderna, Bologna 2003.