"[…] L’opera di Pinto è un progetto a lungo termine. I lavori urlano la loro volontà di evolversi. Hanno bisogno di tempo. Ogni lavoro, tramite questo processo, diviene più molteplice, più ricco, sempre più sovrapposto su se stesso a favore di una espressività ampliata. […]
Questi lavori a prima vista non sono indagabili , non sono comprensibili .
Si sottraggono ad uno sguardo veloce. Non sono semafori del traffico che trasmettono segni. Sono testimonianze di un pensiero profondamente culturale."
Dieter Ronte, in Cat. Di fronte e attraverso. Antologica di Bruno Pinto, a cura di Pietro Bellasi e Giampiero Giacomini, con contributi di Bruno Corà, Remo Bodei, Claudio Cerritelli, Guido Magnaguagno, Marco Meneguzzo, Norbert Nobis, Mazzotta, Milano 2005, p. 328.