"[…] Chi rifiuta di adeguarsi alle mode è tagliato fuori dal dibattito e non viene più considerato.
Lui è uno dei pochi casi in Italia, ma anche fuori dall’Italia, dove il lavoro tardo dell’artista è più forte.
Probabilmente perchè lui è un intellettuale che è stato in conflitto con il mercato: lui ha quasi lavorato senza il mercato, senza i pericoli del mercato e i vincoli delle infrastrutture dell’arte. […]
Vedendo il lavoro di Bruno, che è un giovane vecchio, sicuramente giovane quando parla, quando pensa, è veramente raro che un pittore sia anche un intellettuale; è vero che lui è un intellettuale. Riflettendo su sé stesso, Pinto rimarca giustamente che l’esperienza è fondamentale per la pittura.
Pinto ha creato un lavoro tardo di grande attualità, di grande bellezza e di grande qualità."
Peter Weiermaier, in Cat. Bruno Pinto. Dopo il Silenzio, a cura di Peter Weiermaier, con contributi di, Massimo Cacciari, Valerio Dehò, Galleria d'Arte Moderna, Bologna 2003.